Le persone Richiedenti e Titolari di Protezione Internazionale (RTPI) rappresentano una categoria vulnerabile dal punto di vista sanitario per numerosi fattori, tra cui:
- la barriera linguistico-culturale
- la difficoltà di accesso ai percorsi assistenziali
- la provenienza da paesi ad alta endemia per alcune patologie infettive
- le condizioni estreme del viaggio
- la minore abitudine alla prevenzione.
Ad oggi c’è una rilevante variabilità nella presa in carico sanitaria delle persone RTPI, in particolare relativamente ad esami di screening e vaccini.
L'Azienda Usl Toscana sud est ha definito il percorso con la procedura aziendale "I controlli alla frontiera, la frontiera dei controlli", dettagliandola nelle istruzioni operative zonali, allo scopo di:
- promuovere l’appropriatezza clinica e organizzativa, sulla base delle raccomandazioni evidence-based delle Linee-Guida Nazionali “I Controlli alla frontiera – La frontiera dei Controlli”, elaborate dall'Istituto Superiore di Sanità con la Società Italiana Medicina delle Migrazioni e l'Istituto Nazionale salute migranti e povertà (INMP), e deliberate dalla conferenza Stato Regioni nel maggio 2018;
- evitare sprechi legati all’effettuazione di accertamenti inutili o inutilmente ripetuti;
- evitare/ridimensionare le pratiche difensive, sostenute da eventuali ingiustificati allarmismi.
Allegati:
- Procedura aziendale "Gestione sanitaria profughi ucraini"
- Contenimento contagio migranti Covid19 in aggiornamento
- Procedura aziendale "I controlli alla frontiera. La frontiera dei controlli"
- Istruzioni operative Arezzo
- Istruzioni operative Casentino
- Istruzioni operative Valdarno
- Istruzioni operative Valdichiana aretina
- Istruzioni Amiata Valdichiana senese
- Istruzioni operative Valtiberina
- Istruzioni operative Val d'Elsa
- Istruzioni operative zona Senese
- Istruzioni operarive Grosseto
- Istruzioni operaive Colline Metallifere
- Istruzioni operative Amiata grossetana
- Istruzioni operative Colline dell'Albegna