Il medico che non intende più prestare la propria opera nei confronti di un suo assistito lo può ricusare, cioè cancellare dal proprio elenco, dandone comunicazione alla ASL.
Tale revoca deve essere motivata. Tra i motivi assume particolare importanza la turbativa del rapporto di fiducia da eccezionali e accertati motivi di incompatibilità.
Il medico comunque è tenuto ad assistere il cittadino per ulteriori 16 giorni dalla data di comunicazione della ricusazione, se non è stata ancora fatta la scelta del nuovo medico.
Se nel Comune di residenza del cittadino non è operante un altro medico, la ricusazione non è consentita.
Quando la ASL riceve la comunicazione di una ricusazione, un operatore contatterà telefonicamente il cittadino per informalo della ricusazione e procedere, se possibile, ad una nuova scelta.
Il cittadino potrà richiedere che la comunicazione di revoca venga effettuata tramite raccomandata o per posta elettronica.