Regione Toscana
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Ha suscitato interesse e partecipazione il seminario dedicato ai veterinari pubblici della Toscana organizzato martedì 30 settembre dal Dipartimento di Prevenzione della Azienda Usl Toscana sud est. Un incontro il cui obiettivo è stato quello di approfondire la normativa sanitaria e stimolare il dialogo tra i professionisti del settore. «L'approccio - spiega Giorgio Briganti - direttore del dipartimento organizzatore - è stato quello della "sanità integrata", che sottolinea come l'efficacia dei controlli pubblici dipenda dalla collaborazione tra operatori, veterinari aziendali e istituzioni. Da sottolineare l'importanza del settore, l'acquacoltura è infatti un pilastro strategico per il futuro dell'alimentazione globale, con una crescita che nel 2022 ha superato per la prima volta la pesca di cattura».

La Toscana ha un ruolo storico e rilevante in questo settore, avendo dato il via all'acquacoltura moderna in Italia dagli anni Settanta e consolidando la sua leadership a livello nazionale e non solo. Da tenere anche presente le complesse sfide sanitarie che il settore sta affrontando, come la recente emergenza di batteri quale il «Lactococcus garvieae», che ha causato ingenti danni e messo in luce la necessità di un approccio sanitario più integrato e proattivo.

I relatori, provenienti dai maggiori centri di ricerca e sperimentazione pubblici italiani quali il il laboratorio di Ittiovirologia e il Centro spacialistico ittico dell’Istituto Zooprofilattico delle Venezie, il Laboratorio di Ittipatologia e acquacoltura e l’officina farmaceutica dell’Istituto Zooprofillatico Lazio e Toscana, dalle Asl Toscane, dal mondo produttivo quale l’Associazione Piscicoltori Italiani e

Aziende locali, si sono confrontati in una giornata ricca di spunti per meglio definire interazioni e collaborazioni.

Gli interventi, strutturati per coprire tutti gli aspetti della sanità in acquacoltura, si sono iniziati nella mattinata con un focus sulle malattie (malattie di stato e della produzione), sul benessere animale, sull'uso dei farmaci, e sulle misure di prevenzione delle malattie (principalmente la vaccinazione). Nel pomeriggio un ampio confronto sull'applicazione pratica dei principi teorici enunciati nel corso della mattinata, con un focus particolare sui controlli veterinari pubblici in un'ottica di confronto con i produttori, finalizzato al miglioramento degli obiettivi di sanità animale, benessere animale e sicurezza alimentare.

Al seminario ha partecipato un folto gruppo di professionisti provenienti dal mondo della veterinaria pubblica, dell’associazionismo, delle aziende che praticano l’attività di acquacoltura.