La donazione del sangue placentare può essere effettuata in tutti i punti nascita dell'Azienda Usl Toscana sud est, grazie a percorsi certificati e assolutamente sicuri, in sinergia con la Banca del Sangue Placentare dell'Azienda Ospedaliero Universitaria Careggi di Firenze e con l'Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa.

A cosa serve
Il sangue del cordone ombelicale è ricco di cellule staminali emopoietiche (cioè progenitrici), simili a quelle presenti nel midollo osseo. Il trapianto del sangue placentare viene utilizzato come valida alternativa al trapianto di midollo osseo per la cura di malattie gravi come leucemie, linfomi, sindromi mielodisplastiche, mielomi, anemie congenite e acquisite, talassemie, malattie congenite dismetaboliche e del sistema immunitario, e alcune forme di tumori solidi.
Fino ad oggi il sangue placentare è stato prevalentemente usato per curare i bambini e gli adulti di basso peso corporeo, dato il numero relativamente limitato di cellule staminali contenute in una donazione. Attualmente però, grazie al trapianto contestuale di due unità di sangue cordonale, viene utilizzato con maggiore frequenza anche per curare pazienti di peso corporeo elevato. Quando non è utilizzabile per il trapianto, il sangue cordonale viene comunque utilizzato per la ricerca.
La donazione del sangue cordonale è dunque un interesse primario per il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) e per l’Azienda USL Toscana sudest.
Le donatrici partecipano al percorso in maniera volontaria, anonima e non retribuita.

Come si fa
Al termine del parto, dopo il taglio del cordone ombelicale, una quantità di questo sangue che rimane nei vasi sanguigni del cordone e della placenta può essere raccolto con una facile procedura effettuata dall'ostetrica, mentre il neonato viene accolto dalla sua mamma. La tecnica è assolutamente indolore e priva di rischi e può essere effettuata sia nel parto naturale che nel taglio cesareo, con o senza analgesia peridurale o spinale.

Come informarsi
Nei Consultori familiari . La donazione di sangue placentare viene proposta dalle ostetriche a tutte le donne in gravidanza durante i vari momenti di incontro (visite, corsi accompagnamento alla nascita, incontri periodici, ambulatorio gravidanza a termine). Le future mamme che aderiscono vengono informate in maniera dettagliata delle finalità e delle modalità di prelievo.

I tre dipi di donazione
La raccolta del sangue del cordone ombelicale può essere di tre tipi, in base a diverse finalità:
  • Donazione del sangue cordonale allogenica (solidaristica): consiste nel donare il sangue del cordone ombelicale del neonato per chiunque ne abbia bisogno e risulti compatibile. I dati relativi alle donazioni confluiscono in un Registro nazionale che è collegato ai Registri internazionali dei donatori di midollo osseo. In questo modo, qualunque paziente abbia bisogno di un trapianto di cellule staminali emopoietiche può trovare un potenziale donatore compatibile anche dall’altra parte del mondo. La conservazione allogenica del sangue cordonale è gratuita, a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
  • Donazione dedicata: consiste nel donare il sangue del cordone ombelicale per uso dedicato a un consanguineo del neonato. La conservazione è gratuita, a carico del Sistema Sanitario Nazionale.
  • Donazione autologa: consiste nel donare il sangue cordonale per uso riservato esclusivamente al proprio neonato. La legge italiana vieta la conservazione nel territorio nazionale ma consente di esportare in una struttura estera, a proprie spese, il sangue di cordone ombelicale e conservarlo per uso personale.