Sono in aumento le persone in carico ai servizi del Serd. Al Servizio per le dipendenze dell’Azienda Usl Toscana sud est crescono gli accessi per le dipendenze da alcol. A Grosseto il Centro di informazione e consulenza per problemi alcol correlati è aperto ogni venerdì mattina dalle 9 alle 12 all’ospedale Misericordia di Grosseto nell’area dei poliambulatori. È possibile accedere su prenotazione chiamando lo 0564 483718 (dal lunedì al sabato compresi dalle 8 alle 13) o lo 0564 483472 (solo negli orari di apertura del centro).

«Dal 2022 registriamo un aumento degli accessi - dichiara Fabio Falorni, responsabile dell'Unità funzionale Serd - Nella nostra zona distretto nel 2022 c’è stato un incremento degli accessi rispetto al 2021 di quasi il 30%, tendenza che si è consolidata nel 2023. Nei nostri tre SerD gli accessi sono passati dai 1412 del 2022 ai 1538 del 2023 (+8%); sono stati presi in carico 1.126 utenti nel 2023, nel 2022 erano 975 (+15%)».

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, il consumo di alcol costituisce il quarto fattore di rischio di malattia, mortalità e disabilità evitabili. Su scala nazionale sono circa 750 mila i soggetti con problemi alcol correlati, ma la popolazione in trattamento è pari a 63.490. Nella provincia di Grosseto sono quasi 3000 le persone con problemi alcol-correlati, nel 2023 sono stati seguiti 271 pazienti (228 nel 2022 e 241 nel 2019). Sia su scala nazionale che su scala locale meno del 9% delle persone che necessiterebbero di cure vengono effettivamente prese in carico.
«Per questa ragione - prosegue Falorni - avvicinare i servizi di prevenzione e trattamento alla cittadinanza risulta una strategia fondamentale. Il centro di informazione e consulenza vede la collaborazione strategica delle Acat (Associazione club alcologici territoriali) grossetane che da anni collaborano attivamente con il Ser.D per la promozione della salute e di stili di vita sani».

«L’ospedale si apre sempre più alla cittadinanza offrendo percorsi per risolvere i problemi della salute a 360 gradi, anche attraverso un centro di informazione e consulenza per una problematica a così elevato impatto sociale», conclude il direttore del presidio ospedaliero di Grosseto, Michele Dentamaro».