“Fumare nuoce gravemente alla salute”, ormai è un assunto ben noto, eppure circa un italiano su cinque (19,7%), pur conoscendone i rischi, ammette di proseguire in questa cattiva abitudine. In occasione della Giornata mondiale senza tabacco il 31 maggio, la Asl Toscana sud est prevede un serie di iniziative di sensibilizzazione alla lotta contro il fumo in tutto il territorio aziendale.

Nella zona Grossetana, l'Unità funzionale Dipendenze, diretta dal dottor Fabio Falorni, è previsto un incontro mercoledì 31 maggio dalle 18 alle 20 nei locali del distretto sanitario di via Don Minzoni, 9, destinato ai partecipanti dei gruppi antifumo e ai cittadini che desiderano informazioni o intendono intraprendere un percorso per smettere di fumare. 
Altri due appuntamenti si svolgeranno nel Parco regionale della Maremma ad Alberese: sabato 3giugno si terrà il “Percorso dei 5 sensi” con la collaborazione di un esperto dell'associazione culturale Alcedo e sabato 10 giugno un'escursione in canoa lungo il fiume Ombrone, organizzata dalla cooperativa Silva. Per informazioni è possibile rivolgersi i seguenti numeri 0564 -483741/483718.

“Come ogni anno, abbiamo programmato un serie di eventi conviviali che coinvolgano le persone già in cura presso i nostri servizi, ma spingano altri fumatori che vogliono smettere a prendere parte nell'ottica di condivisione di esperienze, curiosità e informazioni, tutte riguardanti questa terribile abitudine da cui è necessario liberarsi prima possibile per il bene della propria salute e di chi sta accanto - afferma Paola Valenziano, sociologa, facilitatrice e responsabile dei corsi antifumo del SerD - La scelta di ritrovarsi all'aria aperta si basa sulla valenza terapeutica dei contesti naturali (Green therapy) sul benessere fisico e mentale e sull'importanza dell'attività fisica fatta in contatto con l'ambiente naturale per smettere di fumare. La nostra azione di sensibilizzazione è in particolar modo orientata ai giovani, tra i quali il pericolo fumo è più evidente. Il rischio riguarda le sigarette ma soprattutto la sigarette elettroniche e le pipette aromatizzate cheoggi attraggono ormai tanti ragazzi, ma sono comunque dannose per la salute. Purtroppo i giovani credono erroneamente che tali dispositivi siamo privi di rischi, mentre non è così, come evidenzino gli studi in merito.  Sarebbero necessario intervenire maggiormente sulla prevenzione, anche in collaborazione con le scuole”.

Smettere di fumare le sigarette e gli altri prodotti derivati che stanno prendendo sempre più piede sul mercato e tra la popolazione  è possibile in qualsiasi momento. Nella zona grossetana, la Asl Toscana sud est mette a disposizione i servizi offerti dal Serd di via Minzoni a Grosseto (https://www.uslsudest.toscana.it/guida-ai-servizi/dipendenze/ambito-grossetano) e dal Centro Antifumo all'interno del Misericordia (https://www.uslsudest.toscana.it/guida-ai-servizi/centri-antifumo).  
In particolare, i corsi promossi dal Serd in via Don Minzoni si articolano in gruppi di fumatori che si riuniscono per dieci sedute e 2/3 incontri esterni solitamente al Parco della Maremma ma anche la parco di via Giotto a Grosseto. In linea con gli obiettivi regionali sugli stili di vita sani, il percorso Asl comprende un iniziale programma alimentare a base di frutta e verdura che accompagna la fase intensiva, finalizzato alla disintossicazione dell'organismo dalla nicotina. Si effettuano esercizi di respirazione mirati al rilassamento e quest'anno è previsto inoltre l'utilizzo del metodo Mindfulness. 

Il gruppo antifumo è condotto da operatori formati con il ruolo di facilitatori  della comunicazione consentendo la massima partecipazione, lasciando sempre spazio all'interazione, agevolando i membri a esprimersi e aiutarsi vicendevolmente. Il clima è disteso ma nello stesso tempo stimolante, i partecipanti interagiscono rispetto a problematiche e resistenze al cambiamento, proponendo suggerimenti e attivando il sostegno reciproco. Prevista l'attivazione delle “triadi”, sottogruppi di 2/3  persone che si confrontano durante gli incontri, si contattano e si incontrano anche fuori dal setting di gruppo, supportandosi e condividendo le loro esperienze e i loro vissuti. Al temine del percorso i partecipanti sono nominati “Promotori di salute” per se stessi e per la collettività.

“Il percorso intende stimolare la motivazione a smettere di fumare e sollecitare lo sviluppo di atteggiamenti e comportamenti legati al benessere e ai sani stili di vita – spiega Falorni - Non mancano momenti per informare i partecipanti sui rischi del tabacco e le conseguenze sul piano fisico, psicologico e sociale, con cenni ai concetti di dipendenza dalla nicotina, di astinenza e fumo passivo. Attraverso la collaborazione di un medico nutrizionista del Servizio di Prevenzione si forniscono altresì indicazioni per uno stile di vita sano riguardo all'alimentazione, all'alcol (anche in collaborazione con l’Associazione Club Alcologici Territoriali) e all'esercizio fisico, sollecitando il confronto con i partecipanti. Secondo l'ISS, nel 2022, quasi 1 italiano su 4 (24,2%) è un fumatore, con un incremento di 2 punti percentuali rispetto al 2019, conseguenza legata al biennio pandemico. In aumento anche gli utilizzatori di prodotti di tabacco riscaldato: 3,3% nel 2022 contro l'1,1%  nel 2019”.

Oltre all’impatto devastante che ha sulla nostra salute, il consumo di tabacco ha conseguenze estremamente gravi anche dal punto di vista ambientale (residui gassosi e solidi del fumo di tabacco, mozziconi) e sociale (fumo passivo). Il tabacco è nocivo in ogni sua forma e la nicotina determina in breve tempo una forte dipendenza fisica. Il consumo di tabacco è uno dei maggiori fattori di rischio nello sviluppo di malattie oncologiche, cardiovascolari e respiratorie. Fumare è la prima causa di morte evitabile nel mondo, la dipendenza da tabacco è particolarmente diffusa nel mondo, infatti, coinvolge 1,3 miliardi di persone, provocando circa 8 milioni di morti all'anno per malattie correlate al fumo, il 12% dei quali a causa del fumo passivo. In Italia il dato è in crescita dal 2009, con circa 12 milioni di fumatori attivi e circa 90.000 morti all’anno. Parallelamente in aumento sono le persone che si rivolgono ai SerD dell'area grossetana che sono passati da 14 nel 2015 a 55 nel 2022.