«C’è necessità di latte umano per i bambini nati prematuri ricoverati in terapia intensiva neonatale. In questo momento ne siamo a corto». È l’appello lanciato dalla dr.ssa Letizia Magi, Direttrice UOSD Neonatologia e Terapia intensiva neonatale dell’ospedale di Arezzo.
Il latte materno rappresenta il gold standard per la nutrizione di tutti i neonati. Numerose evidenze scientifiche ne documentano l'importanza ed i vantaggi, sia per il neonato sano nato a termine sia per il neonato con patologie o nato prematuro.
Nel neonato sano il latte umano rappresenta il nutrimento ideale, per i nati pretermine è da considerarsi un vero supporto terapeutico.
«Numerosi neonati ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale ed in Patologia Neonatale – spiega la dr.ssa Magi - non possono beneficiare fin dai primi momenti del latte della propria mamma in quantità sufficiente a soddisfare i propri fabbisogni e il latte artificale non è idoneo per loro. Ecco perché è di fondamentale importanza avere a disposizione latte umano donato in quanto il latte umano donato rappresenta l’alimento per eccellenza per i neonati prematuri».
Le Banche del Latte Umano Donato (BLUD) rivestono un ruolo fondamentale per rispondere a questa esigenza. Si tratta di strutture senza fini di lucro create per raccogliere, trattare, conservare e distribuire il latte umano donato da mamme idonee, da utilizzare successivamente secondo le necessità dei neonati pretermine ricoverati nelle neonatologie italiane. Una raccolta che avviene nel rispetto delle più scrupolose norme igieniche.
Le BLUD raccolgono e trattano il latte umano donato da madri che ne producono in eccesso rispetto alle esigenze del proprio figlio, e lo distribuiscono a neonati fragili che ne hanno bisogno e trarre giovamento dai numerosi benefici che offre sia a breve che a medio-lungo termine.
Nella Usl Toscana Sud Est sono presenti due Banche del Latte Umano Donato, una all'Ospedale di Arezzo e una all'Ospedale di Grosseto che collaborano in Rete con le altre 4 banche presenti nella Regione Toscana offrendo un servizio di grande qualità ai neonati.
«Negli ultimi anni abbiamo assistito ad una progressiva riduzione del numero delle mamme donatrici - prosegue la dr.ssa Letizia Magi - con conseguente minor disponibilità di latte umano da destinare ai neonati con bisogni nutrizionali speciali. Da qui il mio appello a tutte le mamme che hanno latte in eccesso, rispetto al fabbisogno del proprio bambino, invitandole a fare una riflessione sulla possibilità di donare una parte ai piccoli prematuri e ai neonati con patologia».
«Donare è facile – conclude la direttrice della Neonatologia -: occorre chiamare il numero della BLUD più vicina al proprio domicilio e concordare un appuntamento per essere arruolate come donatrici, come indicato dalle Linee d'Indirizzo Ministeriali delle BLUD».