Il 18 dicembre si celebra la Giornata Internazionale del Migrante e grazie alla collaborazione con la Azienda USL Toscana Sud Est, l’associazione ACB Social Inclusion lancia 10 video in altrettante lingue, che serviranno a favorire il dialogo tra il personale sanitario e i cittadini.
In ogni video, una persona fornirà informazioni ai pazienti in dimissione per contattare l’associazione e vedere garantita una migliore comprensione della propria condizione sanitaria, oltre che una migliore adesione alle indicazioni mediche e terapeutiche proposte. Ad ogni video sarà associato un QRcode, che potrà essere facilmente utilizzato anche dal personale sanitario ogni volta che se ne ravvisi la necessità, in modo semplice e veloce. I poster nei quali trovare i QRcode saranno affissi in tutti i presidi sanitari del distretto aretino. I cittadini potranno, quindi, gratuitamente e senza appuntamento, rivolgersi allo sportello di ascolto di ACB Social Inclusion, dove operatori e mediatori linguistico-culturali, potranno aiutarli a ricevere sostegno linguistico per comprendere il proprio stato di salute, essere orientati ai servizi, avere un punto di riferimento per chiarire le informazioni relative alle terapie farmacologiche assegnate dal medico e un aiuto nel disbrigo delle pratiche burocratiche connesse alla condizione di malattia che stanno vivendo.

“L’ associazione ACB social inclusion è presente da vari anni sul territorio aretino nata da un gruppo di giovani provenienti dal Bangladesh con la volontà di far conoscere la propria cultura- spiega la dottoressa Cristina Moscatelli dell’area dipartimentale promozione ed etica della salute Asl Tse- con il tempo si è configurata come una realtà con attività di advocacy, sociale, socio-sanitaria, con servizi di mediazione linguistico-culturale, progetti scolastici ed educativi. E’ un punto di riferimento per le comunità del Bangladesh , Pakistan ma anche per tutte le persone presenti sul territorio.
La collaborazione con la Asl Toscana sud est è ormai consolidata su vari aspetti sanitari, sociali ma anche educativi. Importante è l’educazione sanitaria sull’accesso ai servizi socio sanitari ed è in questo contesto che si inserisce questo progetto da diffondere in tutta la Zona Distretto di Arezzo compreso l’ospedale San Donato, per orientare le persone con messaggi chiari e con video plurilingue”

L’iniziativa si inserisce nell’ambito del progetto Arezzo, città di tutti 2.0 – Scuola, sanità e inclusione, in favore di famiglie, donne e minori stranieri, cofinanziato dall’Assessorato all'Immigrazione e Integrazione e Pari opportunità del Comune di Arezzo, con il partenariato dell’Azienda USL Toscana sud est, dell’I.C. IV novembre, dell’I.C. Vasari e di Legambiente Arezzo.
Il progetto, avviato a luglio, ha messo in campo numerose azioni per offrire ai cittadini momenti informativi e orientamento in ambito sanitario e scolastico.
“Le cure sono un diritto di tutti” afferma Tito Anisuzzaman, Presidente di ACB Social Inclusion “ma affinché siano efficaci, è necessario che il paziente abbia compreso appieno la sua condizione e sia in grado, una volta fuori dalla struttura sanitaria, di seguire con costanza le indicazioni terapeutiche e, in generale, le indicazioni del medico. Nella maggior parte dei Paesi da cui provengono i migranti che vivono sul nostro territorio, non esiste un sistema sanitario universale come il nostro; molti, appena arrivati, non si fidano delle cure proposte perché sono abituati a sistemi volti a richiedere denaro in cambio di cure spesso inefficaci. Per questo il nostro lavoro di sportello è utile e pensiamo che sia una risorsa per tutta la comunità aretina.”

Lo sportello di ascolto ACB Social Inclusion è attivo ogni lunedì e giovedì dalle 17,00 alle 19,00 presso i locali della sede operativa in via Eritrea n.9 ad Arezzo