Il progetto mette in campo iniziative di gruppo e individuali per aiutare i giovani a gestire le emozioni

Riconoscere le emozioni con cui si viene a contatto, e che possono creare difficoltà, imparando a gestirle. È questo l’obiettivo del progetto “Mind in the Gap – Adolescenza e resilienza” promosso dal Servizio della Salute Mentale Adulti della Valdichiana Aretina in collaborazione con Valdichiana Società Cooperativa Sociale di tipo A & B.

Un progetto grazie al quale gli adolescenti possono trovare, attraverso il lavoro di gruppo, il confronto con attività pratiche e con i genitori, e la condivisione con i coetanei dei punti di vista e delle esperienze, delle modalità per gestire quelle emozioni. Il percorso ha preso il via lo scorso 2 febbraio e si concluderà alla fine di maggio con l’obiettivo di potenziare le attività volte al benessere bio-psico-sociale dei giovani adulti e delle famiglie in carico al servizio della Salute mentale Adulti della Valdichiana aretina. In prevalenza sono incontri in gruppo e poi sedute educative individuali.

«In questo progetto le emozioni vanno intese come fil rouge delle diverse attività e il gruppo come strumento di cambiamento – spiega la dr.ssa Marina Biagi Responsabile Ufsma Valdichiana Aretina Asl Toscana Sud Est – È un progetto articolato che si snoda attraverso una serie di step: dal percorso di alfabetizzazione emotiva per i ragazzi e i loro genitori, da fare con l’aiuto della psicoterapeuta, e grazie al quale potranno esprimere e riconoscere le emozioni, fino al teatro con il team del Teatro Nunc con la finalità di rafforzare la fiducia nella propria unicità e bellezza sia in scena che nella vita. Poi la danza e le percussioni con l’associazione “La Leggera e il suo team” e infine il Trekking per riscoprire l’importanza dello stare insieme nella natura».

«È un percorso – conclude la dr.ssa Biagi - durante il quale i ragazzi e le ragazze saranno accompagnati da un educatore, anche a livello domiciliare, con un progetto individuale».

Otto i giovani dai 18 anni in su che hanno aderito al progetto.

«Li abbiamo selezionati – spiega la dr.ssa Manuela Giotti, Direttore Zona Distretto Valdichiana Aretina – fra coloro che erano già in carico all’unità funzionale gestita dalla dottoressa Biagi. È un progetto nel quale crediamo convintamente per aiutare questi giovani a valorizzare le proprie doti attraverso la gestione delle loro emozioni».