Nei casi in cui si decida di intraprendere il percorso relativo alla Procreazione medicalmente assistita all'estero in Stati dell'UE, si può chiedere il rimborso dei costi sostenuti ai sensi della Direttiva 2011/24/UE e D.lgs 4/03/2014 N.38 (Assistenza sanitaria Transfrontaliera) con pagamento anticipato e rimborso successivo fino a concorrenza delle tariffe regionali vigenti per le prestazioni stesse, al netto della quota di compartecipazione alla spesa. Il rimborso non può comunque superare il costo effettivo delle prestazioni ricevute. Non occorre autorizzazione preventiva.

Il rimborso dovrà essere richiesto entro 60 giorni dall’erogazione della prestazione, presentando la seguente documentazione:

  1. domanda di rimborso
  2. documento di identità
  3. prescrizione su ricetta del Servizio sanitario nazionale
  4. certificazione in originale del prestatore di assistenza che attesti il trattamento effettuato, al fine di poter individuare all'interno del tariffario regionale le prestazioni analoghe e poter quantificare il rimborso dovuto
  5. fatture quietanzate relative alle prestazioni erogate

La documentazione deve essere in originale: in alternativa deve essere compilata la dichiarazione sostitutiva di atto notorio in cui deve essere autocertificato che le copie prodotte sono conformi all'originale.

La ASL procederà all’erogazione del rimborso entro 60 giorni dalla ricevimento della richiesta.

Documenti: