Presso la scuola Itis Galileo Galilei di Arezzo si è svolta questa mattina l’iniziativa promossa da  Regione Toscana in occasione della Giornata mondiale per la lotta all’Aids. Tanti i professionisti della Asl Toscana sud est che hanno portato il proprio contributo. Filo conduttore della mattinata che ha visto coinvolti gli studenti l’importanza della prevenzione. Sono state diffuse informazioni chiare sulla trasmissione della malattia e le cure, l’educazione all’affettività e alla sessualità consapevole e la necessità di abbattere lo stigma sociale che ancora sopravvive e ghettizza chi è malato. 

“L'Area Dipartimentale Promozione ed Etica della Salute diretta dalla dottoressa Vittoria Doretti, - dichiara Aniello Buccino, assistente sanitario responsabile Educazione alla Salute Dipartimento delle Professioni Tecnico Sanitarie, della Prevenzione e della Riabilitazione, - da sempre ha un approccio educativo che mira a incrementare competenze, a stimolare la consapevolezza e il pensiero critico, orientando l'individuo a scelte responsabili. Quest'anno la Giornata mondiale per la lotta all'Aids rientra tra gli eventi dedicati alla Rete Regionale Scuole che Promuovono Salute (SPS), sottolineando ancora una volta l'importanza della sinergia tra il mondo scuola e salute. Quella di stamani deve essere sopratutto l'occasione per ribadire la necessità di proseguire con campagne di prevenzione e progetti di educazione e promozione della salute sempre più integrati e partecipati verso le giovani generazioni. Da anni l'Azienda TSE è impegnata con le scuole per sensibilizzare le ragazze e i ragazzi sulle tematiche dell'affettività e sessualità consapevole e sulla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MST). Proprio a sottolineare l'impegno in questo campo, questa mattina sono stati proprio le studentesse e gli studenti formati con la metodologia della Peer Education a presentare il servizio e le modalità di accesso del Consultorio Giovani alla platea”. 

Per il Consultorio Giovani era presente la dottoressa Alessandra Mori responsabile del consultorio di Arezzo che ha dato indicazioni concrete sull’accesso al servizio e la strategica funzione dello stesso per aiutare i ragazzi nella prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili. 

“Finalmente siamo tornati a fare informazione a scuola perché di Aids non si parla quasi più, ma l’infezione è tutt’altro che scomparsa, - commenta la dottoressa Silvia Corradini delle malattie infettive dell’ospedale San Donato di Arezzo. -In Italia nel 2022 L’incidenza dell’Hiv è pari a 3,2 diagnosi per 100.000 residenti e rispetto alla media dei paesi europei si posiziona sotto la media. La Toscana con 4 nuove diagnosi per 100.000 residenti è la seconda regione Italiana dopo il Lazio per incidenza più alta. Nel 2022 sono stati 64 I nuovi casi di Aids In Toscana”.